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La prima NEWSLETTER non si scorda mai! 6 best practice (+ 1) per l’email marketing che funziona

 

La prima NEWSLETTER non si scorda mai!

Le campagne DEM di Email Marketing sono uno strumento formidabile per generare conversioni e fidelizzare i clienti.

 

Ma, come deve essere la prima newsletter per non finire in spam?

Ve lo raccontiamo in 6 punti (+ 1)

 

DEM è l’acronimo di direct email marketing e comprende le strategie e le tattiche per creare e distribuire comunicazioni via email.

 

Gli obiettivi possono essere:

  • aumentare lead e conversioni
  • creare relazioni tra il brand e clienti in target
  • inviare informazioni utili
  • far conoscere offerte e promozioni.

     

Come rendere questa categoria di e-mail davvero efficace?

 

Il tasso medio di apertura di una newsletter, secondo i dati di Campaign Monitor e GetResponse è attorno al 20%

Tanto? Poco?

Difficile valutarlo perché dipende da cosa ci aspettiamo dagli utenti.

A fronte di poche aperture possiamo incrementare gli acquisti di prodotti di fascia alta mentre un tasso di apertura alto a fronte di un generico invito di visita ad un sito web potrebbe essere un risultato poco produttivo…

 

La strategia che sta alla base dell’email marketing è sempre il valore più importante e nasce da una corretta analisi del cliente, dello scenario e delle opportunità di mercato.

 

Diamo per fatto questo primissimo step, passiamo alla realizzazione della prima newsletter.

 

Ecco le 6 best practice (+ 1) da tenere ben presente quando crei la prima newsletter:

 

  1. scegli l’oggetto con molta attenzione: breve, di impatto, chiaro e sufficientemente furbetto da stuzzicare la curiosità

  2. evita termini come gratis, guadagna, i maiuscoli e i superlativi assoluti: i filtri antispam li beccano subito e la tua mail finisce nel cestino 

  3. pochi fronzoli: rendi chiaro dalle primissime righe chi è il mittente, di cosa si occupa e qual è lo scopo della mail

  4. inserisci sempre una CTA, call to action: una newsletter senza un invito all’azione è solo una mail inutile e non misurabile. Invita sempre l’utente a compiere l’azione che vuoi misurare: visitare un sito, atterrare su una landing page, ordinare un prodotto

  5. rendi semplice la disiscrizione: tra parentesi, è un obbligo di legge permettere all’utente di disiscriversi in maniera semplice e definitiva

  6. crea un layout professionale ma accattivante: non dimenticare di inserire immagini. Vanno bene foto, illustrazioni, infografiche, gif e video (a patto che siano leggeri).

Bonus track: Hai inviato la tua prima newsletter e ti ha soddisfatto.

E ora, come convincere gli utenti ad affezionarsi alla tua comunicazione, insomma, come evitare disiscrizioni di massa?

 

Semplice: inserisci un vantaggio, anche piccolo, un omaggio in cambio dell’attenzione. 

Secondo Cialdini una delle armi della persuasione è la reciprocità che fa leva sul bisogno inconscio che sentiamo di ricambiare un favore ricevuto. 

Quindi anche un semplice pdf da scaricare con alcuni consigli utili per il mio utente potrebbe essere interpretato come un favore da ricambiare

 

Mi hai dedicato un coupon, mi hai regalato un manuale, mi hai fatto gli auguri di Natale? E io continuo a seguirti e non ti butto in spam! 

 

Ecco, le newsletter sono un mix di marketing, strategia, immagini e un pizzico di psicologia.

 

La prima newsletter è come il primo amore, non si scorda mai!

 

 

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